Il gruppo petrolifero italiano ENI ha firmato agli Emirati Arabi Uniti l’acquisizione per 300 milioni di dollari di due quote del 5% nel campo petrolifero di Lower Zakum, e del 10% nei campi di petrolio sottomarino, di condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, in cambio di 575 milioni di dollari. La spesa totale per il gigante italiano è di circa 875 milioni di dollari per una durata di sfruttamento di 40 anni. La cifra è tuttavia inferiore ai 934 milioni che Eni raccoglierà con Mubadala Petroleum, filiale del fondo sovrano locale Mubadala, il 10% della concessione sottomarina di Shorouk con che Eni controlla l’estrazione gigante di Zohr in Egitto. Gli accordi che hanno una durata di 40 anni, con effetto retroattivo al 9 Marzo 2018, sono stati firmati dal Sultano Ahmad Al Jaber, Direttore Generale del Gruppo ADNOC e Claudio Descalzi, Presidente di Eni, in presenza di Sua Altezza lo Sceicco Mohammad Bin Zayed Al Nahyan, principe erede di Abu Dhabi, e vice-comandante supremo delle forze armate e Paolo Gentiloni, primo ministro dell’Italia.