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Primo incontro della Comunità di Pratica INN-PRATICA nel Var

Il 26 marzo 2025, il comune di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume ha ospitato la prima tavola rotonda locale di INN-PRATICA nel Var. L’evento è stato co-organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia e dal Campus Provence Verte, nell’ambito del progetto europeo INN-PRATICA, dedicato all’innovazione e alla transizione del settore agricolo.

INN-PRATICA: una comunità transfrontaliera per trasformare l’agricoltura
Spinto dalla volontà di cooperazione transfrontaliera, il progetto INN-PRATICA mira a strutturare una comunità di pratica che riunisca gli attori dell’agricoltura, della formazione e dello sviluppo rurale. L’obiettivo: accompagnare le transizioni ecologica e digitale del settore, rafforzando al contempo l’attrattività delle aree rurali.
Questo primo incontro locale ha riunito diversi partner impegnati attorno a tre assi principali:

  • Mappatura delle iniziative locali in ambito agricolo,
  • Creazione di una comunità di pratica transfrontaliera per favorire lo scambio di buone pratiche,
  • Elaborazione di un piano d’azione territoriale che integri innovazione, sostenibilità e sviluppo economico.

Scambi ricchi attorno all’agricoltura del futuro
La tavola rotonda ha permesso ai partecipanti di condividere la loro esperienza e la loro visione dell’evoluzione delle professioni agricole nei prossimi dieci anni. I dibattiti hanno evidenziato le leve da attivare per costruire un’agricoltura più resiliente, circolare e inclusiva.
Sono state presentate numerose iniziative innovative, sottolineando la necessità di ripensare le pratiche agricole e i modelli economici:

  • Les Alchimistes hanno evidenziato l’importanza del riciclo dei rifiuti organici per nutrire i suoli e promuovere un’agricoltura circolare di prossimità.
  • Il Domaine d’Artigues, con il suo modello di policoltura e allevamento ispirato alle pratiche antiche, mira a diventare un luogo di sperimentazione e formazione sull’allevamento sostenibile e sull’agriturismo, con particolare attenzione al benessere animale e all’equilibrio tra vegetale e animale.
  • L’Économe, realtà con tre dipendenti che collabora con una quarantina di produttori, combatte lo spreco alimentare valorizzando le eccedenze attraverso la trasformazione dei prodotti.
  • Il Campus Provence Verte innova con un progetto di apertura di un BTS Agriqualim, basato su un approccio pedagogico globale che integra l’intera filiera alimentare – dalla produzione al consumo – favorendo i collegamenti tra produttori, trasformatori e distributori.
  • La Ferme Municipale de Rocbaron incarna questo modello vendendo in anticipo tutta la sua produzione alla ristorazione collettiva, contribuendo concretamente alla sovranità e alla sicurezza alimentare del territorio.

Formare i futuri attori dell’agricoltura sostenibile
Al centro di queste dinamiche, il Campus Provence Verte svolge un ruolo trainante nell’accompagnare le nuove generazioni. Gli studenti hanno condiviso la loro visione di un’agricoltura diversificata, sostenibile e orientata verso il circuito corto, sottolineando l’importanza di padroneggiare tutte le fasi della catena del valore: produzione, trasformazione e commercializzazione.
Attraverso lo sviluppo della sua azienda agricola didattica polivalente, il Campus Provence Verte si impegna in progetti concreti come la coltivazione del grano per il pane o la produzione di legname locale, incarnando un approccio sistemico e territoriale all’agricoltura del futuro.

Una visione sostenuta da un quadro legislativo ambizioso
La recente legge del 24 marzo 2025 sulla sovranità alimentare e sul ricambio generazionale in agricoltura rafforza queste dinamiche. Essa fornisce un quadro strutturato per sostenere l’insediamento di nuovi agricoltori, la rilocalizzazione delle filiere e l’aumento delle competenze degli attori rurali.
Questa legge sostiene e consolida la visione promossa dalla Comunità di Pratica INN-PRATICA per un’agricoltura di domani fondata su tre pilastri essenziali: diversificazione, valorizzazione delle risorse locali e adattamento alle sfide ambientali e alimentari.