Italia: crescita confermata e recupero economico all’inizio del 2025

L’Italia apre il 2025 con segnali positivi. Secondo l’Istat, il PIL del Paese è cresciuto dello 0,3 % nel primo trimestre, registrando un aumento dello 0,7 % su base annua. Numeri che avvicinano l’economia italiana a quella dei principali partner europei, in particolare alla Francia in termini di PIL pro capite.

Una crescita trainata da domanda interna ed esportazioni

Tra i principali fattori di crescita:

  • Lieve aumento dei consumi delle famiglie (+0,1 %),
  • Esportazioni in forte aumento (+2,8 %),
  • Investimenti fissi in crescita (+1,6 %),
  • Anche le importazioni sono aumentate (+2,6 %).

Con una crescita acquisita dello +0,5 % per il 2025, l’obiettivo del governo italiano di +0,6 % (previsto nel DEF) sembra raggiungibile, nonostante un contesto globale incerto, in particolare a causa delle politiche commerciali degli Stati Uniti.

Una performance migliore della Francia

A confronto:

  • Francia: +0,1 %
  • Germania: +0,4 %
  • Stati Uniti: –0,1 %
  • Area euro: +0,3 % sul trimestre, +1,2 % su base annua

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato con soddisfazione il buon risultato rispetto ad altre economie europee.

PIL pro capite: l’Italia raggiunge la Francia

Altro segnale incoraggiante: il PIL pro capite a parità di potere d’acquisto. L’Italia nel 2025 raggiunge la Francia, dopo un divario di oltre il 10 % nel 2020. Anche la distanza con la Germania si è ridotta, passando dal 24,3 % al 13,9 %, e con la media dell’area euro dal 10,7 % al 5,9 %.

Ma la produttività è in calo

Unico elemento critico: la produttività. Il PIL per persona attiva è diminuito del 5,8 % in Italia negli ultimi cinque anni, mentre è aumentato di oltre il 10 % in Francia e Germania. Un nodo strutturale da affrontare per consolidare la ripresa.

L’Italia mostra un buon inizio nel 2025, spinta da esportazioni e consumi stabili. Il PIL pro capite cresce fino a raggiungere quello francese, ma la produttività rimane una sfida da superare.

Fonte: https://lepetitjournal.com/