
Turismo da record in Italia: la mobilità non regge, una sfida per la sostenibilità
Arrivi massicci, logistica in difficoltà
Secondo i dati presentati durante la conferenza Bologna Clean Economy, il 50% dei turisti arriva in auto e il 47% in aereo. Solo l’1,9% viaggia in treno e l’1,7% via mare. Questo squilibrio evidenzia una dipendenza dai mezzi di trasporto più inquinantie una rete nazionale poco preparata ad accogliere un simile volume di persone.
Ripensare la mobilità: una necessità urgente
Il quadro è chiaro: senza una pianificazione più accurata, la crescita turistica rischia di sovraccaricare le infrastrutture e compromettere la sostenibilità di un settore che rappresenta circa il 18% del PIL italiano.
Le soluzioni proposte includono:
- Investire nella digitalizzazione e nell’integrazione dei servizi di trasporto.
- Migliorare i collegamenti tra stazioni, aeroporti e porti con i centri urbani.
- Promuovere il turismo verso destinazioni meno conosciute, per alleggerire le aree sovraffollate.
- Valorizzare la mobilità dolce (escursionismo, bici, treni locali).
Un’opportunità per un’Italia più sostenibile
Gli esperti sono concordi: questa trasformazione non è un limite, ma un’opportunità. Per Pierluigi Coppola, professore al Politecnico di Milano, la chiave è l’intermodalità. Alessio Claroni, dell’Università di Trento, vede in questa revisione una svolta decisiva per orientare il Paese verso un turismo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Il boom turistico italiano è una notizia positiva. Ma perché diventi un motore sostenibile e vantaggioso nel lungo termine, la mobilità deve evolvere. È tempo di passare da un turismo di massa a un turismo consapevole, al servizio dell’economia, dei territori… e del pianeta.
Fonte: www.firstonline.info